Il Parco Nazionale del Cilento si presenta come la meta ideale per un viaggio all’insegna della natura, della storia e del relax. Al suo interno si possono visitare i bellissimi siti archeologici di Paestum e di Velia, due antiche città della Magna Grecia, e la zona archeologica di Marina di Camerota con le sue grotte preistoriche. Non mancano centri storici antichi come Castellabate, Castel San Lorenzo, Teggiano e Agropoli e borghi medioevali come San Severino e Pisciotta.
Il Parco ospita anche numerose grotte e oasi di straordinaria bellezza naturale, come le grotte di Castelcivita, un complesso di cavità carsiche, oppure le Grotte di Capo Palinuro, dove milioni di anni fa le acque del mare hanno scavato le rocce calcaree creando profonde gole sottomarine che ora sono una meta ambita per gli amanti delle immersioni.
Da non perdere una visita alla bellissima Certosa di Padula, o Certosa di San Lorenzo, ritenuto uno dei complessi monastici più antichi dell’Italia Meridionale e anche uno dei più grandi del nostro paese. Questo sfarzoso complesso monumentale in stile barocco comprende tre chiostri, un giardino, una chiesa (risalente al 1374) e un cortile.
Il Parco Nazionale del Cilento si trova nella parte meridionale della Campania in provincia di Salerno e si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell’Appennino Campano-Lucano comprendendo al suo interno 80 comuni e 8 comunità montane.
Una terra che ospita un patrimonio ambientale, storico, paesaggistico e culturale davvero meraviglioso, il Cilento si presenta per questo come la destinazione perfetta per un soggiorno che può coniugare diversi interessi, come storia, natura e relax.
Il Cilento è, infatti, una zona dalle antiche origini come dimostrato dall’area Archeologica di Paestum fondata dai coloni greci agli inizi del VI sec. a.C. con il nome di Poseidonia e che rappresenta una dei siti archeologici italiani più belli. Questo è anche un territorio di miti e leggende, come ci ricorda la bellissima località di Capo Palinuro che prende il nome dal celebre nocchiere di Enea morto proprio in queste acque, ma anche di importanti centri balneari che hanno più volte vinto titoli e riconoscimenti per la bellezza delle loro spiagge. Ad esempio, Palinuro è, insieme a Marina di Camerota, un meta turistica caratterizzata da panorami incantevoli, spiagge dall’acqua cristallina, insenature e grotte marine che da anni affascinano gli amanti delle immersioni.
Da visitare, in provincia di Salerno, la bellissima Certosa di San Lorenzo a Padula che è la prima certosa ad essere sorta in Campania ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Estesa su oltre 50 mila metri quadrati, San Lorenzo è considerata la più grande certosa in Italia ed è anche uno dei più sontuosi complessi monumentali barocchi del nostro paese con un chiostro che occupa quasi 15 mila metri quadrati di superficie.
Impossibile, poi, non citare la caratteristica cittadina di Castellabate il cui centro storico è nato intorno al castello eretto nel XII secolo da Costabile Gentilcore, abate di Cava dei Tirreni, che voleva difendere il territorio dagli attacchi dei pirati. Castellabate si presenta così come uno dei borghi più belli della Campania e d’Italia con un centro storico composto da edifici antichi che si trovano tra stradine acciottolate e strette scalinate. La città ha saputo mantenere intatto il suo fascino di borgo medioevale nel tempo ed è per questo stato riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Non sono da dimenticare, infine, i piccoli borghi cilentani come Acciaroli, Pollica e Pioppi. Acciaroli in particolare è un borgo di pescatori che, con suo ambiente tranquillo e genuino, ha saputo conquistare personaggi come Ernest Hemingway che proprio qui trasse ispirazione per il suo libro “Il vecchio e il mare”.
Il Cilento è il luogo in cui potersi rilassare in alcune delle spiagge più belle di tutta la Campania ma anche quello in cui gli amanti delle immersioni possono trovare moltissimi luoghi da esplorare.
La costa di questa zona è frastagliata, ricca di grotte naturali scavate nella roccia e di piccole baie nascoste ed è anche famosa per la qualità delle sue acque che hanno spesso ricevuto il titolo “Bandiera Blu“. Tra le tante spiagge da non perdere consigliamo a Capo Palinuro la Spiaggia del Buondormire che è raggiungibile solo via mare dato che si trova “nascosta” da un’alta parete di roccia e presenta acque color verde smeraldo e una sabbia fine e dorata.
Un altro lido imperdibile in Cilento è sicuramente Baia degli Infreschi, nota anche come Porto o Cala degli Infreschi, che si trova tra Marina di Camerota e Scario. Questa piccola caletta è un vero paradiso terrestre caratterizzato da una spiaggia di sassi misti a sabbia e da un mare con fondali profondi. La Baia degli Infreschi è raggiungibile solo via mare o a piedi tramite il bellissimo sentiero degli Infreschi.
Spiaggia di eccezionale bellezza in questa zona è anche la spiaggia Cala Bianca che è caratterizzata da sabbia bianca e da acque del mare davvero limpide. Anche questa spiaggia è raggiungibile solo via mare o tramite il panoramico Sentiero degli Infreschi. Infine, consigliamo anche Punta Licosa, dichiarata Area Marina Protetta, presenta una delle spiagge più belle d’Italia che è stata diverse volte premiata come “la spiaggia più bella” da Legambiente e che ha vinto diverse Bandiere Blu per la limpidezza delle sue acque.
Istituito nel 1991 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1998, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è un’oasi che presenta al suo interno una grande diversità di ambienti e che conserva numerose specie di flora e di fauna protette.
Esteso su un’area di 181.048 ettari, il Parco Nazionale del Cilento grazie alla sua estensione territoriale, dalla costa Tirrenica fino ai piedi dell’Appennino Campano-Lucano, e al suo clima mite è un’area che ha visto non solo lo sviluppo di antiche civiltà ma che è anche la culla di biodiversità e di bellezze naturali uniche.
Il Parco ospita anche numerose grotte e oasi di straordinaria bellezza naturale, come le grotte di Castelcivita, un complesso di cavità carsiche, oppure le Grotte di Capo Palinuro, dove milioni di anni fa le acque del mare hanno scavato le rocce calcaree creando profonde gole sottomarine che ora sono una meta ambita per gli amanti delle immersioni.
Il vasto territorio del parco e la diversità di ambienti che lo compongono si presentano come l’habitat ideale per innumerevoli generi sia di flora che di fauna. Tra le specie di mammiferi si trovano il cinghiale, il tasso, la lepre appenninica, l’istrice e il lupo, mentre per quanto riguarda l’avifauna sono presenti l’aquila reale, il biancone, il falco pellegrino il gracchio corallino, il picchio verde e il raro picchio nero, solo per citarne alcuni. Dal punto di vista della flora all’interno del parco sono state censite circa 1.800 specie diverse di piante autoctone spontanee. Circa il 10% di queste sono specie endemiche o rare, come la Primula di Palinuro (Primula palinuri), fiore simbolo del Parco. Lungo i litorali si possono ancora trovare rare specie di giglio marino, mentre sulle falesie costiere ci sono il garofano delle rupi, la centaurea e la campanula napoletana.
All’interno del Parco Nazionale del Cilento si trovano anche due aree bellissime aree marine protette: la Costa degli Infreschi e della Masseta e l’Area di Santa Maria di Castellabate.
La Costa degli Infreschi e della Masseta ospita numerose le grotte sommerse, tra le quali spiccano la Grotta dell’Alabastro, la Grotta Azzurra e la Grotta degli Infreschi, dove si trovano sorgenti di acque sottomarine, spiaggette e piccole baie. Per la spettacolarità dei suoi fondali l’area è una meta molto gettonata da coloro che amano fare immersioni. Un’altra particolarità di questa zona è la presenza di risorgive marine di acqua dolce, alcune di queste hanno una temperatura alta mentre altre davvero molto bassa, caratteristica da cui deriva il nome “costa degli infreschi’’.
L’Area marina protetta Santa Maria di Castellabate, invece, si trova presso Licosa, nota come ″L’isola del mito”, tra le cui acque si trovano i resti sommersi di una città greco-romana e di una villa romana. Questa parte di zona costiera è contraddistinta dalla presenza del “Flysch del Cilento”, un’antica quanto rara tipologia di roccia formatasi grazie all’erosione delle montagne e composta da numerosi livelli di stratificazioni che appaiono di colori davvero molto particolari. Queste formazioni rocciose si trovano nei fondali marini dove ospitano numerose specie di fauna e di flora come le posidonie oceaniche, le cernie, le murene e le aragoste, e molto gradualmente emergono dal mare fino ad essere visibili nelle vicinanze delle coste.
La zona ospita un vasto patrimonio sia di flora che di fauna con specie sia animali che vegetali uniche al mondo. Il litorale è circondato da alberi verdi tipici del Cilento, come gli ulivi e i fichi, mentre sulle spiagge si può trovare il giglio di mare, un fiore selvatico molto raro. Tipica del luogo è la “rossa di Licosa”, una particolare triglia di scoglio che vive nelle acque di Punta Licosa dove ha trovato il suo ambiente favorevole e che è stata inserita nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).
Oltre che per il suo patrimonio storico e archeologico il Parco è famoso anche per quello naturalistico. All’interno del parco si trovano numerosi itinerari per fare trekking ed escursioni durante i quali è possibile ammirare paesaggi davvero spettacolari e immergersi in ambienti naturali unici.
Il percorso Magliano Nuovo – Postiglione è un itinerario escursionistico di quasi 30 km che collega il paese di Magliano Nuovo alla località Remolino di Felitto, passando per il ponte medievale di Magliano e attraversando le famose Gole del Calore. Il percorso ha origini davvero antiche tanto che centinaia di anni fa era la strada che collegava il paese di Magliano a quello di Felitto mentre attualmente è uno degli itinerari maggiormente apprezzati all’interno del Parco.
Un altro percorso molto bello è il Sentiero del Castelluccio che permette di raggiungere la vetta del Castelluccio (701 m s.l.m.) ed è lungo quasi 10 chilometri con oltre 500 metri di dislivello. Questo itinerario regala una vista meravigliosa che va dal porto di Marina di Pisciotta a quella di Capo Palinuro.
Uno dei trekking che consigliamo ai più allenati, invece, è il Sentiero del Cilento rivoluzionario che ripercorre l’itinerario compiuto nel 1828 durante i moti rivoluzionari che volevano mettere fine al dominio dei Borboni nel Regno delle due Sicilie. L’itinerario parte da San Biase di Ceraso, tocca la cima del monte Gelbison e quella del monte Bulgheria per arrivare a Scario.
Infine uno dei percorsi più famosi è il Sentiero degli Innamorati. Lungo circa 2 km con un dislivello complessivo di 140 metri, il sentiero, può essere percorso da tutti coloro che vogliano ammirare una vista meravigliosa sul Golfo di Velia, su Punta Telegrafo e su Capo Palinuro.
Tra i sentieri da fare lungo la costa, invece, ci sono il sentiero di Punta Licosa, che da San Marco di Castellabate conduce alla spiaggia di Punta Licosa e il sentiero di Capo Palinuro che regala bellissimi scorci sul mare.